1 novembre 2011

Maria TV

Salve a tutti!
Tempo fa mi lamentavo di come l'occupazione giovanile fosse al di sotto di ogni più tragica aspettativa.
Grazie a Dio, con le nuove misure varate dal governo, non solo c'è lavoro manco a pagare oro, ma quei pochi che lavorano non arriveranno mai più alla pensione.
Lo metto per iscritto: la pensione a 67 anni è una cosa inaccettabile. Prendete un operaio: come può essere utile a 67 anni? Ancora? E i quarant'anni di contributi come li facciamo...? E come facciamo a fare quarant'anni di contrubuti se il lavoro è precario?
Ma che poi parliamoci chiaro: questa manovra non era neanche necessaria. Sono convinto che con una tassa patrimoniale avremmo risolto parecchi problemi in più. A patto che tutti l'avessero pagata.
O, perlomeno, si poteva fare prima e meglio. Di sicuro! Invece abbiamo aspettato e aspettato ancora (che cosa non si sa, ma noi temporeggiavamo... tanto siamo mica a "rischio Grecia"?). In questo modo ci siamo potuti rendere ridicoli di fronte a tutta l'Europa (Sarkozy che se la ridacchia è l'emblema della faccenda).
Decisamente una bella figura.
È un'arietta pesante quella che si respira, tipo quella quando entri a casa e mamma ha preparato il cenone di Natale. Quell'aria opprimente che sa di fritto, di pesce, caffè e biscottini contemporaneamente...avete presente?
Solo che qui invece del cenone ci aspetta (se ci va grassa) la mensa della Caritas.
Ma la cosa più "sconvolgente" sono stati i toni rassicuranti della tv. "Va tutto bene", "L'Europa ha apprezzato la manovra"...e poi più nulla.
In compenso non c'hanno risparmiato neanche un minuto del funerale di Simoncelli. E qui una piccola parentesi ci sta tutta: due reti di livello nazionale (due!!) hanno trasmesso in maniera integrale il suo funerale. Ora...io capisco l'ondata emotiva, mi rendo conto della situazione, ammetto che morire a 24 anni non è una gran bella cosa...ma qua c'hanno marciato. E parecchio anche. La famosa TV del dolore.
Come non ci hanno risparmiato neache un minuto della sofferenza degli alluvionati liguri.
Ma a che serve tutto questo? A niente! Non è necessario mostrarci il dolore di chi ha perso tutto, in tutte le sue sfaccettature. Sarei riuscito ad immaginarmelo anche solo con lo scarno racconto di un giornalista. Sarebbe bastata la cronaca della notizia, non le mille ore sprecate dai vari "pomeriggio sul canale x di turno".
La mia teoria è che lo abbiano fatto apposta. Pur di non parlare di come siamo messi. Un modo per distogliere l'attenzione dai problemi. Per quanto sia abominevole come cosa.
Ciao a tutti e viva l'Italia, l'Italia che resiste.

16 ottobre 2011

Guerriglia a Roma

Chiunque non sia stato tagliato fuori dalla più banale forma di civiltà si sarà reso conto che nella capitale, ieri, c'era qualcosa che non andava.

Tutto è iniziato, come al solito, pacificamente...quel gruppetto di persone (che, a seconda del canale o della testata giornalistica, varia tra i 10 e i 900.000) meglio noto come gli "Indignati" era sceso in piazza per protestare contro le condizioni indecenti di questo paese; sempre come al solito, un altro gruppo dal nome meno pacifico "Black Bloc" ha rivendicato la parte del protagonista ed ha deciso di far spostare su di sè l'attenzione.

Che poi, a pensarci bene, loro nemmeno la vorrebbero tutta questa attenzione...non son mica come i bambini che fanno le marachelle solo per esser più seguiti dai genitori! Loro vogliono rompere, sfasciare, far casino, lanciare cose (estintori, bombe carta, petardi, fumogeni, sedie, verdura..insomma...quello che capita), gridare e, soprattutto, non essere riconosciuti.
Loro fanno tutto questo...per farlo. Non protestano contro qualcosa o contro qualcuno, non si schierano secondo un'ideologia o un sentimento comune: vogliono solo devastazione.

O, almeno, questo è ciò che mi sono ritrovata a pensare dopo l'ennesimo bollettino di guerra.
Voglio dire, episodi come questi si sono verificati nelle proteste di studenti, precari, cassa integrati...che, a parte le misere prospettive di vita futura, non avevano nulla in comune.

E non mi si venga a dire che i manifestanti sono uniti ai Black Bloc dalla disperazione...perchè i primi la vivono, i secondi la generano...

Ogni volta che vedo immagini di questo genere un misto di rabbia, odio, frustrazione mi assale, ogni volta penso: "ecco, ci risiamo...eravamo sul punto di far capire a quei quattro imbecilli che si fanno chiamare parlamentari che c'è qualcosa che non va...e invece, come sempre, gli abbiamo dato un'ottima occasione per farci etichettare come distruttori e ribelli".

Mi chiedo: è possibile che questa mandria non abbia nessuno accanto?! Anche una mamma distratta o un nonnino non troppo sveglio...dovrebbero bastare a far capire a questi ragazzi che non è così che si cambiano le cose...sempre ammesso che vogliano davvero cambiare qualcosa.

Vedere auto bruciate, camionette dei Carabinieri e della Polizia assalite è a dir poco rivoltante.
Davanti a immagini del genere mi chiedo se questo schifo di situazione che stiamo vivendo non sia in qualche modo meritata...

Assalita dallo sconforto,

Lily

15 maggio 2011

L'Esercito del S.U.R.F (ovvero: Senza Una Remunerazione Fissa)

Hola!
Questa volta vi parlo di un problema che mi tocca abbastanza personalmente. Perché appartiene alla mia generazione.
Stando a quello che dicono i dati statistici forniti dall'Istat la disoccupazione giovanile è salita ancora.
In pratica circa un giovane su tre non lavora. E il dato è allarmante già di per sè.
Ma la cosa è ancora più grave se si pensa che le offerte di lavoro sono ormai tutte precarie, che significa a tempo determinato e troppo spesso breve.
Posso aggiungere inoltre che in questi dati non sono calcolati quelli che ormai il lavoro neanche lo cercano più, i cosidetti "scoraggiati": quelli che il lavoro manco se lo cercano, tanto sarà schifoso.
Certo, questa fase non è felice per nessuno in Italia: in generale, per quel che riguarda il tasso di disoccupazione, non è tutto rose e fiori (siamo intorno all'8,3%).
Ma la cosa fondamentale è questa: la nostra generazione detiene un triste primato. Nonostante il nostro livello culturale sia superiore a quello dei nostri genitori (i laureati sono molti di più rispetto a 30 anni fa), il nostro impiego lavorativo sarà (di molto) peggiore.
Cioè: Carramba, che fortuna!
Diciamocelo davvero: è un'ombra nera troppo grande per fare finta di niente. Anche perchè potrebbe rendere vani tutti i nostri sforzi fatti per studiare. Nonchè tutte le spese, per i più tirchi.
E a me di studiare per anni, sudarmi una laurea e poi avere come aspirazione massima quella di lavorare ad un Mc Donald's, per giunta precario...beh, proprio non mi va.
Eppure c'è chi dice al mondo che bisogna puntare sui giovani. In Italia questo consiglio lo satnno applicando benissimo, sissì. In Italia l'unico modo per sfruttare un po' di giovani è di metterli in qualche posto di facciata, dove non contano un cazzo e non servono a nulla. Così, giusto per farsi un po' di pubblicità. Per dire: "Hey, non vedete che azienda/movimento politico/associazione/qualunquecosavogliate super mega Gggiovane che siamo? Un azienda/movimento politico/associazione/qualunquecosavogliate Gggiovane, fatta da Gggiovani per i Gggiovani, come solo i Gggiovani sanno fare". E poi non è vero mai. Nessun giovane è apprezzato per quello che è: una grande risorsa. Senza tanta retorica: siamo un investimento per il futuro.
La mia impressione, per quanto poco possa contare, è che abbiamo smesso di credere nel futuro. Nel senso che si pensa solo ed esclusivamente a quello che c'è adesso, al nostro orticello. Domani chissà.
Oppure mi viene il dubbio che il giovane d'oggi sia quello descritto dai media: quello che non fa un cazzo, che il sabato sera va in discoteca, si DROGA (che a me 'sta cosa fa ridere: te lo dicono i politici. C'hanno fatto pure lo spot. Poi in parlamento gira più cocaina che disegni di legge. Vabbè.) e poi s'impasta contro un albero.
Oh! Sveglia!!!
C'è pure chi lavora, chi studia. Mica siamo tutti drogatelli. Certo che la prospettiva di non trovare mai un lavoro, figurarsi arrivare alla pensione, non t'aiuta di certo. Sfido io che poi uno cerca una fuga dal mondo reale.
Ma purtroppo sto andando fuori tema. Poi la prof s'incazza e mi mette 4.
Quindi concludo dicendo questo: siamo sfiduciati, siamo un po' demoralizzati ma (sono sicuro) non siamo vinti. Sempre pronti a scattare in piedi al primo batuffolo di speranza che vola in aria. Quindi: puntate (ma sul serio!) sui giovani: non ne rimarrete delusi.
Ciao a tutti e viva l'Italia, l'Italia che resiste.

12 maggio 2011

Trema tutto, ma anche no.

Hola!
Come molti di voi sapranno ieri c'è stato un grandissimo terremoto a Roma. Ah... no? Non è successo niente? Strano perché mi era sembrato di avvertire almeno una scossetta....e invece mi sa tanto che era la vibrazione del telefonino.
Partiamo però dell'inizio. Facciamolo sotto forma di novella.
Facciamo allora che un tizio qualunque, magari pseudo-scienziato, si inventa che a distanza di trenta, quaranta (fate voi...mettete un numero a casaccio) anni un grande sisma possa colpire una grande città, facciamo Roma o Firenze, Milano (anche in questo caso fate voi: divertitevi a distruggere la città che meno sopportate).
Beh, tutto ciò è impossibile, punto. Fine della novella.
Vedete, la grande particolarità dei terremoti è che, purtroppo, ancora non sono prevedibili né a lungo termine, né tantomeno a breve termine.In questo caso però ci possono aiutare alcuni elementi (tipo emissione di radon, sciami sismici di crescente intensità) che non posso essere considerati esattamente sintomatici di un terremoto, perché nessun terremoto è uguale ad un altro. E magari un terremoto avviene senza emissione di radon. Oppure, che ne so, senza variazioni di campo magnetico (che è un altro possibile precursore sismico). Se non altro però aiutano.
L'unica cosa fattibile, a tutt'oggi, è indicare le zone dove il rischio sismico è più alto, tutto qua.
E poi la cosa è logica: se veramente potessimo prevedere i terremoti, pensate che in Giappone sarebbero morte 27000 persone? E non si sarebbero salvati i 308 del terremoto aquilano? le cose sarebbero potute andare diversamente, non credete?
Ecco perché il fenomenale "saccheggio" dei supermercati, Roma deserta in un giorno lavorativo, il leggendario traffico capitolino azzerato....beh, son tutti elementi che mi hanno fatto un po' sorridere. Posso capire la paura per i fenomeni sismici: è condivisibile. Nel senso che un terremoto farebbe cagare sotto dalla paura chiunque. Però sarebbe il caso di valutare le fonti, anche per evitare stupidi allarmismi. Quello che mi ha realmente scioccato infatti è stato il fatto che in tanti ci hanno abboccato. Ma vabbè, stavolta è andata così, che ci serva di lezione: I terremoti quando arrivano, arrivano.
Ciao a tutti e viva l'Italia, l'Italia che resiste. E qualche volta trema.

10 maggio 2011

Referendum

Brividi.
Qualche giorno fa una fonte di informazione, sia pure "privata", ha osato provare a far capire alla gente che cosa succederà nei seggi il 12 e 13 giugno prossimi.
Ebbene si, se non avessi sotto mano il "galeotto" volantino stenterei a crederlo anch'io.
Eppure è successo.
Poichè voglio discostarmi il più possibile dalla classe giornalistica italiana (che ogni giorno mi provoca più nausee) mi asterrò da ogni giudizio riportando semplicemente il testo in questione.

REFERENDUM
12 - 13 GIUGNO

1)
"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30,comma26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese,nonchè in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante4 "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009,n.166 nel testo risultante a seguito della sentenza n.235 del 2010 della Corte costituzionale?"

SE VOTI SI:
abroghi l'articolo 23 bis della legge n.133/2008 in modo che il servizio pubblico continuerà ad essere gestito da società pubbliche

SE VOTI NO:
non abroghi l'articolo 23 bis della legge n.133/2008 in modo che il servizio pubblico verrà affidato a società private o a capitale misto (privato per almeno il 40%)

2)
"Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del decreto Legislativo n.152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito?"

SE VOTI SI:
abroghi parte dell'articolo 154 del d.l. n.152/2006 in modo di non concedere alle società private un guadagno ulteriore del 7% sulle tariffe applicate al servizio idrico senza obbligo di provvedere al miglioramento della rete idrica e del servizio.

SE VOTI NO:
non abroghi
l'articolo 154 del d.l. n.152/2006 in modo che permanga per le società private la possibilità di un ulteriore guadagno del 7% sulle tariffe applicate al servizio pubblico senza obbligo di provvedere al miglioramento della rete idrica e del servizio.


Come promesso non commenterò nulla di quanto scritto.
Mi accontenterò di averlo condiviso con quante più persone possibile.
Aggiungo solo che il volantino è firmato "La fabbrica di nichi_montespaccato".
Che ognuno tragga le proprie conclusioni.